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Cannabis light in Italia: il governo cambia idea sulla stretta regolamentazione

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Cannabis light in Italia il governo cambia idea sulla stretta regolamentazione

La decisione di ritirare l’emendamento alla delega fiscale

Il governo italiano aveva presentato un emendamento alla delega fiscale in commissione Finanze alla Camera per introdurre una serie di modifiche legislative per la regolamentazione della cannabis light. Tra queste, si prevedeva una tassazione simile a quella applicata alle sigarette e un regime di autorizzazione gestito dall’Agenzia delle Dogane per la commercializzazione dei prodotti derivati dalla canapa. Inoltre, era previsto un divieto di vendita agli individui sotto i 18 anni. Tuttavia, dopo aver valutato attentamente le possibili conseguenze dell’emendamento, il governo ha deciso di ritirarlo.

Le motivazioni del cambiamento di strategia

Il motivo principale di questo ripensamento è legato alle potenziali ricadute negative che tale modifica avrebbe potuto generare sul settore agricolo e sulla filiera produttiva della canapa. Infatti, una tassazione simile a quella delle sigarette avrebbe avuto un impatto negativo sui piccoli produttori e sul mercato interno, favorendo così l’importazione di cannabis light dall’estero. Inoltre, la nuova regolamentazione avrebbe potuto creare ulteriori difficoltà burocratiche per gli operatori del settore.

Le reazioni delle forze politiche

La decisione del governo di rinunciare all’emendamento ha suscitato reazioni diverse tra le forze politiche. Mentre i Verdi e la sinistra si sono espressi a favore di un monopolio di Stato sulla vendita della cannabis light, analogamente a quanto avviene per le sigarette e le sigarette elettroniche, altri partiti hanno manifestato preoccupazione per l’impatto che una simile soluzione potrebbe avere sulle imprese e sull’economia.

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Il futuro della regolamentazione della cannabis light in Italia

Nonostante il ritiro dell’emendamento, il governo non intende rinunciare all’obiettivo di regolamentare adeguatamente il settore della cannabis light in Italia. Si ipotizza infatti che l’emendamento possa essere riproposto in un altro provvedimento legislativo, con modifiche volte a garantire un equilibrio tra la tutela della salute pubblica e gli interessi delle imprese coinvolte nella filiera produttiva.

  • Tassazione: sarà necessario trovare una soluzione che non penalizzi eccessivamente i produttori nazionali rispetto ai concorrenti stranieri.
  • Regime autorizzatorio: occorrerà evitare un eccesso di burocrazia e garantire procedure snelle per la commercializzazione dei prodotti a base di canapa.
  • Vendita ai minori: è fondamentale mantenere un divieto di vendita agli under 18, per proteggere la salute dei giovani consumatori.

Il dibattito sulla regolamentazione della cannabis light in Italia è ancora aperto e le prossime settimane saranno decisive per definire il quadro normativo di riferimento. È fondamentale trovare un equilibrio tra la necessità di tutelare la salute pubblica e quella di non penalizzare un settore produttivo in crescita, che può rappresentare una fonte di sviluppo economico per il Paese.

Fonti

  • https://www.tag24.it/675083-cannabis-light-governo-rimanda-stretta-reazioni/
  • https://roccarainola.net/cannabis-light-salta-la-stretta-il-governo-ritira-lemendamento-corriere-it/
  • https://www.corriere.it/politica/23_giugno_21/cannabis-light-salta-stretta-governo-ritira-l-emendamento-aa7f6bbe-1038-11ee-bc1e-12c4aba14b7e.shtml
  • https://www.lastampa.it/cronaca/2023/06/21/news/cannabis_light_il_governo_rimanda_la_stretta_si_potra_vendere_ma_solo_con_il_monopolio_di_stato-12870325/
  • https://www.notizie.it/cannabis-salta-la-stretta-del-governo-no-alla-commercializzazione-e-alla-vendita/
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