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La maternità surrogata: cos’è e come funziona

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La maternità surrogata è una pratica sempre più diffusa nel mondo, ma ancora poco conosciuta in Italia. In questo articolo cercheremo di spiegare in dettaglio cos’è la maternità surrogata, quali sono i suoi aspetti legali e quali sono le ragioni che spingono alcune persone a rivolgersi a una madre surrogata per avere un figlio.

Definizione di maternità surrogata

La maternità surrogata, nota anche come gestazione per altri o utero in affitto, è un processo attraverso il quale una donna si offre volontariamente di portare avanti una gravidanza per conto di altre persone che non possono o non vogliono farlo. Questa donna viene chiamata madre surrogata o gestante. Al termine del parto, il bambino viene affidato alle persone che hanno richiesto la maternità surrogata ed è considerato legalmente loro figlio.

Tipologie di maternità surrogata

Esistono due tipologie principali di maternità surrogata:

  1. Surrogazione tradizionale (parziale): in questo caso, la madre surrogata fornisce anche il suo ovulo e quindi ha un legame genetico con il bambino. La gravidanza viene realizzata attraverso l’inseminazione artificiale con lo sperma del padre intenzionale o di un donatore.
  2. Surrogazione gestazionale (completa): la madre surrogata non ha alcun legame genetico con il bambino, in quanto si utilizzano ovuli della madre intenzionale o di una donatrice e lo sperma del padre intenzionale o di un donatore. La gravidanza viene realizzata attraverso la fecondazione in vitro (FIV) e successivo trasferimento dell’embrione nell’utero della madre surrogata.
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Motivazioni per ricorrere alla maternità surrogata

Ci sono diverse ragioni che possono spingere una coppia o una persona a rivolgersi alla maternità surrogata. Tra queste:

  • Problemi di fertilità: quando la donna non può concepire un figlio a causa di problemi legati all’ovulazione, alle tube di Falloppio o all’utero.
  • Gravidanze a rischio: quando la donna presenta condizioni mediche che rendono pericoloso per lei portare avanti una gravidanza, come malattie cardiovascolari, renali o altre patologie croniche.
  • Fallimenti ripetuti di trattamenti di fertilità: dopo numerosi tentativi infruttuosi di FIV o altri trattamenti di procreazione medicalmente assistita (PMA).
  • Coppie dello stesso sesso: per le coppie omosessuali che desiderano avere un figlio con legami genetici con almeno uno dei due partner.
  • Single: persone che desiderano avere un figlio senza ricorrere all’adozione o ad altre modalità di procreazione assistita.

Aspetti legali della maternità surrogata

A livello internazionale, la maternità surrogata è regolamentata in modo molto diverso a seconda del Paese. In alcuni paesi è completamente vietata, in altri è consentita solo in determinate circostanze e sotto strette condizioni, mentre in altri ancora è permessa e regolamentata da specifiche leggi.

La situazione in Italia

In Italia la maternità surrogata è illegale e il suo divieto è sancito dall’articolo 12 della legge n. 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Chiunque si renda responsabile di aver organizzato, favorito o pubblicizzato la pratica della maternità surrogata può essere punito con sanzioni penali e amministrative.

Paesi in cui la maternità surrogata è consentita

Esistono comunque molti paesi in cui la maternità surrogata è consentita e regolamentata da specifiche legislazioni, come Stati Uniti, Canada, Grecia, Ucraina, Georgia e Russia. In questi paesi è possibile stipulare contratti di maternità surrogata e ottenere il riconoscimento legale del rapporto tra il bambino nato dalla madre surrogata e i genitori intenzionali.

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Considerazioni etiche sulla maternità surrogata

La maternità surrogata solleva numerose questioni etiche, sia per quanto riguarda la posizione e i diritti della madre surrogata, sia per quanto concerne il benessere e l’identità del bambino. Alcuni ritengono che la pratica possa essere sfruttamento delle donne più vulnerabili e che possa generare problemi psicologici per la madre surrogata e il bambino. Altri sostengono invece che, se regolamentata correttamente, la maternità surrogata può rappresentare una valida opzione per le persone che non possono concepire un figlio in modo naturale o attraverso la PMA.

Diritti delle madri surrogate

Uno degli aspetti più controversi riguarda i diritti delle madri surrogate. In alcuni paesi è previsto il pagamento di un compenso alla madre surrogata, mentre in altri è consentita solo la surrogazione altruistica, senza alcuna forma di remunerazione. Si discute anche sul diritto della madre surrogata di cambiare idea durante la gravidanza e decidere di tenere il bambino, oppure sull’eventuale obbligo di abortire nel caso in cui il feto presenti malformazioni o anomalie genetiche.

Benessere del bambino

Altra questione etica riguarda il benessere del bambino nato dalla maternità surrogata: si chiede se sia giusto che un bambino venga privato del legame biologico e affettivo con la madre che lo ha partorito e cresciuto nel suo utero. Inoltre, si sollevano dubbi sulla possibilità di garantire il diritto all’identità e alla conoscenza delle proprie origini nel caso in cui i genitori intenzionali decidano di non rivelare al bambino le circostanze della sua nascita.

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